
Siamo in attesa.
In attesa di essere visti. In attesa che qualcuno ci guardi.
Siamo noi che sei mesi senza una necessaria attenzione alla cura delle nostre relazioni, dei nostri luoghi di incontro, delle nostre finestre evolutive, saranno un’eternità. È tempo di vita. Un’eternità di tempo senza esistere, là fuori.
Perché esistiamo se in relazione. Perché impariamo a trovare il nostro posto nel mondo nella relazione con l’altro.
Perché non si prescinde da questo. Perché tutto passa da qui. E tutto, lì, fa ritorno.
Ho un sogno.
Ricordiamoci del nostro compito di adulti.