
Consulenza breve per problemi sentimentali o di coppia, consulenza e sostegno per il superamento di difficoltà o blocchi personali, mediazione per le coppie in crisi, durante o dopo la separazione o il divorzio.
La consulenza ed il sostegno alla coppia sono interventi finalizzati ad aiutare i partner in difficoltà a superare i momenti critici che incontrano nel loro cammino insieme.
Il sistema coppia è un sistema complesso dove gli attori in gioco non sono soltanto i partner: è un sistema dinamico, ricco di relazioni che si intersecano e che sono influenzate dalle relazioni con le famiglie d’origine, dal tipo di professionalità, dagli accordi economici più o meno espliciti, dalle amicizie o dalle scelte riguardanti il modo di utilizzare il tempo libero, dalla eventuale presenza di figli e da molti altri fattori. Gli ostacoli che la coppia si trova a dover affrontare possono, quindi, essere di diverso tipo: dai conflitti e incomprensioni durante la neo convivenza, alla coppia senza figli, fino alla nascita del primo figlio, quindi i compiti educativi verso i figli, la crescita ed il distacco dai figli, poi il pensionamento, il lutto, ecc.
La consulenza alla coppia partirà dal confronto diretto su un tema specifico o su un aspetto considerato critico o poco chiaro inerente a difficoltà relazionali, conflitti coniugali, separazione, divorzio, conflitti genitori-figli, disturbi sessuali, ecc. Durante gli incontri si porrà al centro dell’attenzione la relazione attraverso cui le persone esprimono la propria individualità; verranno analizzate le problematiche e individuati obiettivi comuni per promuovere il benessere nella relazione con l’altro.
Sebbene si lavori principalmente con le coppie (ovvero vedendo entrambi i partner in seduta), alcuni dei problemi definiti “di coppia” si rivelano spesso più facilmente affrontabili lavorando con uno solo dei due membri. Una persona che ritenga di vivere una difficoltà di coppia potrà quindi rivolgersi a noi senza necessariamente dover coinvolgere il partner nella decisione. Sarà poi il terapeuta, esaminando a fondo il tipo di problema e la situazione presentata, a valutare se sarà possibile, o addirittura preferibile, condurre la terapia con uno solo dei due membri, o se sarà invece necessario coinvolgere in qualche modo l’altro partner, almeno in qualche fase del trattamento.